Sono stati assegnati 3,5 mld€ di fondi PNRR della misura M2C4-I4.2. C’è chi ha ricevuto molto e chi nulla. Grazie ai fondi disponibili sono state bandite diverse Gare e, come prevedibile, emergono ora le criticità della variabile tempo e delle penali dovute al non rispetto dei termini di Gara.
Questi non sempre risultano realistici, anche perché non esistono aziende sufficienti per eseguire tutti i lavori banditi e, di conseguenza, mancano i tempi materiali per adempierli. La considerazione riguarda i grandi e fortunati destinatari dei fondi PNRR, ma rimane una grossa fetta di operatori medio-piccoli, non destinatari dei finanziamenti, che dovranno comunque attrezzarsi con risorse proprie per recuperare la situazione di arretratezza della rete idrica. Male che affligge tutta l’Italia, anche se va leggermente meglio al Nord. ARERA però non fa distinzioni geografiche o di dimensioni aziendali.
Di seguito vengono affrontati solo i punti iniziali ritenuti strategici ed indifferibili, indipendentemente dalla dimensione dell’operatore, e comunque realizzabili anche con investimenti modesti, se affrontati con pragmaticità e consapevolezza delle reali necessità tecniche.
• Creazione dell’«Asset Management»
• Creazione del «GEODatabase»
• Distrettualizzazione e Modellazione reti idriche
• Monitoraggio dell’infrastruttura di rete
Articolo pubblicato sulla Rivista Servizi a Rete (n.6 – nov-dic 2023)