Il concetto che la gestione dell’acqua e dei rifiuti abbiano molto in comune fa parte di un’idea che chi scrive ha formulato molti anni fa, raccontata e rappresentata graficamente nel 2010 sotto il termine Integrazione e poi ripresa nel 2020 (fig.1) con lo slogan del titolo. Due gli articoli con cui l’autore ha trattato l’argomento, analizzato dai due punti di vista: IDRICO (Servizi a Rete, marzo aprile 2022) e RIFIUTI (GSA Igiene Urbana, marzo 2022).
Le due misure finanziate dal PNRR (M2C1-Rifiuti – 2,1Mld€ e M2C4-Idrico – 3,5Mld€), combinate alla quasi contemporanea scesa in campo di ARERA (2017 Idrico e 2018 Rifiuti), hanno creato le condizioni economiche (finanziamenti PNNR) e normative (richieste ARERA) ideali perché i concetti qui esposti, oggi resi possibili anche dall’evoluzione delle tecnologie hardware e software, possano diventare un’opportunità reale da cogliere.
Il termine ambiente è spesso abusato, ma è l’ambiente che ci fornisce l’acqua ed è sempre l’ambiente che riceve e dovrebbe riciclare in maniera sostenibile il rifiuto che l’uomo, il cittadino, produce.
In tempi di sempre maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale, tra i servizi pubblici essenziali spiccano l’accesso all’acqua potabile e la gestione dei rifiuti, entrambi fondamentali per la salute pubblica e lo sviluppo sostenibile; a ruota, con diversi livelli d’importanza e diverse implicazioni, seguono tutti gli altri servizi. Per questo, acqua e rifiuti sono beni pubblici inalienabili e tali devono restare; le aziende che si occupano di gestire i processi di fornitura (acqua) e smaltimento (rifiuti) degli stessi, devono essere pubbliche al 100%, ma anche obbligate a gestire ed ottimizzare questi servizi come se fossero privati, partendo dal principio che l’azienda è al servizio del cittadino e non viceversa.
Dopo questa lunga premessa, puntiamo ad elencare quali e quanti sono i punti in comune tra il ciclo dell’acqua e quello del rifiuto, punti di contatto che è antieconomico e non più sostenibile ignorare.
La fornitura dell’acqua e lo smaltimento dei rifiuti sono due servizi che vengono forniti alle stesse utenze (civili/domestiche ed industriali/non domestiche) e che presentano un punto di consegna ed un punto di prelievo geograficamente coincidenti.
La principale differenza risiede nelle tecnologie di misura del servizio erogato: smart meter VS tag RFID/GPS.
Ne deriva che i due servizi condividono la stessa banca dati per almeno un 80% delle informazioni ed una gestione amministrativa e di bollettazione e riscossione che, grazie ad ARERA e alla TARIP, è diventata simile, fatti salvi gli algoritmi di calcolo specifici.
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Articolo pubblicato sulla Rivista Servizi a Rete (n.1 – gen-feb 2025)
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