Il tema della riduzione delle perdite idriche è il focus di tutti i finanziamenti PNRR e costituisce un obiettivo primario anche per chi i finanziamenti non li ha ricevuti.
Non esistono scorciatoie magiche né intelligenze artificiali che possano sostituire alcune attività fondamentali da eseguire, con due obiettivi principali:
Le best practice internazionali indicano la distrettualizzazione della rete come primo passo da compiere.
Il secondo step è certamente il calcolo dei bilanci di distretto, al fine di quantificare le perdite presenti in tali aree.
Due attività fondamentali che la multiutility di Pergine Valsugana AmAmbiente SpA sta realizzando come parte del “Progetto STILLA”, del quale ci racconterà gli obiettivi principali il Direttore Generale di AmAmbiente, l’ing. Roberto Bortolotti.
Per avere un bilancio idrico accurato servono misure precise, soprattutto per quanto riguarda i consumi utenza. In tal senso vedremo insieme al dott. Sandro Pelati, esperto e consulente in ambito SII, come gli smart meter possono aumentare considerevolmente la qualità dei dati in origine.
La sfida maggiore consiste però nel prelocalizzare le perdite idriche all’interno dei distretti. Per svolgere questa attività possiamo usare un approccio “model-based” ovvero usare modelli matematici per evidenziare anomalie nei distretti. Il metodo più efficace è certamente quello di valutare l’andamento delle pressioni nei distretti, che è la grandezza matematica più sensibile e pertanto in grado di rilevare perdite anche di piccole dimensioni.
Il confronto fra i dati reali provenienti dal campo e quelli simulati dal modello, darà come risultato la localizzazione dei nodi della rete da indagare, ovvero i punti dove c’è la maggior probabilità di trovare le perdite.
Ne parleremo insieme a
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